Giovanni Ricciardi

Giovanni Ricciardi – sito webcontatti

[…] Duemiladue e il quinto pilastro lo dedico alla galleria Marciano arte di Portici alla quale devo tanta riconoscenza e non meno qualche turbamento per i miei primi distacchi dalle opere. Turbamenti che non immaginavo si sarebbero poi risolti da lì a poco, le prime vendite erano euforiche e atroci allo stesso tempo. Per un artista, di come una perdita profonda possa convivere con una gioia intensa ancora non lo saprei spiegare. Era un lavoro quotidiano completamente immerso in quegli anni, mattina e sera senza sosta, spesso continuavo la notte in quella grande stanza che avevo oramai fatto mia da molti anni, nello studio di mio padre. Profumi di muffe, polvere e odori fortissimi di pittura ad olio ho respirato instancabilmente con una passione che solo il ricordo mi fa tornare un fremito. Nel fremito ho vissuto quel silenzio dello studio di Villa Battisti ad Ercolano, chiuso per ore ed ore fumando decine e decine di sigarette io e i miei quadri, il mio meraviglioso cavalletto come quelli dell’accademia. Era il paradiso, fuori era l’inferno ed io al centro mi muovevo benissimo. Non ho mai amato tanto il mondo che gira intorno all’arte, ho sempre preferito pensare ad altro. Avevo qualche soldo per poter lavorare in pace e Marciano che dimostrava tutta la sua fiducia, prendeva un quadro al mese, disegni ed io stringevo il mio mondo tra le mani. Giovanni Ricciardi

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