Guglielmo Longobardo, Oltremare e Prove di volo (2 opere)

Autore:LONGOBARDO GUGLIELMO

N. - M. :Bacoli, 1948 - 2023

Tecnica:Tecnica mista e collage su carta

Misure:15,5 x 24,3 cm

Anno:1997

Classificazione: Astratti, Moderni, Altre Tecniche

Note Critico - Biografiche

Guglielmo Longobardo Guglielmo 

Bacoli, 1948 – 2023

 

Oltremare

Opera di Guglielmo Longobardo, Oltremare del 1997 che misura 15,5 × 24,3 cm, tecnica mista su carta in cui esplora la profondità del blu come spazio mentale e sensoriale. Al centro della composizione, un nucleo materico frammentato emerge dal fondo monocromatico, interrotto da inserti grafici, tracce nere e rossi accesi che contrastano con la calma del blu circostante. La superficie è attraversata da gesti decisi, sovrapposizioni di materia e inserti cartacei che richiamano la tecnica del collage. L'opera si configura come un attraversamento emotivo, dove la tensione visiva tra ordine e caos restituisce unimmagine poetica e vibrante, testimonianza della riflessione dell'artista sul colore come campo emotivo e simbolico.
Tecnica mista e collage su carta, 15,5 x 24,3 cm del 1997

 

 

Quest’opera di Guglielmo Longobardo, intitolata Oltremare, racchiude in un formato contenuto una straordinaria intensità visiva e materica. Realizzata con tecnica mista e collage su carta, l’opera esplora la profondità del colore blu come dimensione mentale e poetica, dove il gesto pittorico diventa spazio di immersione e movimento. Nel centro della composizione, un nucleo geometrico e frammentato raccoglie tessere di collage, tratti neri e campiture di viola e rosso, come una forma in sospensione tra luce e materia. Attorno, il blu si espande in sfumature liquide e stratificate, evocando un mare notturno o un orizzonte cosmico. Le pennellate e gli spruzzi sembrano generare vibrazioni sonore e visive, tipiche del linguaggio gestuale dell’artista. In Oltremare, Longobardo trasforma la superficie in un campo energetico: il colore diventa respiro, la forma si dissolve nell’atmosfera cromatica, e l’intera opera assume un tono lirico e contemplativo. Una sintesi tra rigore compositivo e libertà espressiva, che riflette la maturità poetica dell’artista negli anni Novanta.

 

Prove di volo

Opera di Guglielmo Longobardo, Prove di volo del 1993, 33,5 × 25 cm è un'opera dal carattere contemplativo ed essenziale, in cui Guglielmo Longobardo riflette sul tema della leggerezza e del moto potenziale. Su uno sfondo monocromatico e opaco, quasi lunare, si librano cinque forme sospese: elementi autonomi per forma, colore e materia, disposti con equilibrio silenzioso. I frammenti giallo, blu oltremare, bianco-grigio, verde e rosso sembrano pietre celesti o ali astratte, oggetti in attesa di librarsi. Il titolo suggerisce un momento di stasi prima dell'azione, un dialogo tra gravità e aspirazione. L'opera sintetizza il minimalismo formale e la tensione poetica che caratterizzano il linguaggio maturo dell'artista.
Tecnica mista e collage su carta 33,5 x 25 cm del 1993

 

 

In Prove di volo, Guglielmo Longobardo costruisce una composizione sospesa e rarefatta, dove la leggerezza evocata dal titolo si traduce in un linguaggio visivo di essenzialità e silenzio. L’opera, realizzata con tecnica mista e collage su carta, presenta un fondo scuro e uniforme dal quale emergono forme colorate autonome, come frammenti di luce o presenze in levitazione. Le campiture di giallo, blu, verde e bianco, trattate con una superficie densa e minute screpolature, sembrano orbitare nello spazio, evocando un equilibrio fragile e poetico. Ogni elemento appare isolato e, al tempo stesso, in relazione con gli altri, generando un ritmo visivo che richiama il movimento e la ricerca di armonia. L’insieme, pur nella sua essenzialità, comunica un’intensa tensione lirica: il volo non è rappresentato, ma suggerito, come metafora di un processo interiore, di una spinta verso l’alto che nasce dal silenzio e dalla concentrazione. Prove di volo appartiene a quella stagione matura in cui Longobardo indaga la spazialità del segno e del colore come strumenti di meditazione visiva, trasformando la superficie in un luogo di sospensione e respiro.

 

LONGOBARDO GUGLIELMO

Nato a Bacoli (NA) nel 1948. Diploma di laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli nell’anno 1972. Ha insegnato nelle Accademie di Belle Arti di Catanzaro, Bologna ed Urbino. Titolare della Cattedra di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Numerose, sia in Italia che all’Estero, sono le mostre personali che gli sono state allestite e le rassegne e mostre collettive a cui ha partecipato.

… Longobardo, interpretando in termini problematici ed intelligenti la “lezione informale”, può certamente essere considerato tra le più qualificate e significative presenze della pittura napoletana degli ultimi decenni. …Presto saranno presenti i primi elementi geometrici che appariranno spesso nelle opere di questo periodo; forme spigolose e tracce palpitanti di rapidi messaggi in corsa nello spazio contro fondi di tonalità opache, spesse, velate di grigi e di teneri azzurri: come da un’eruzione vulcanica le forme si irradieranno scomposte, rabbiose e urlanti, e si intravedranno le prime tonalità nere in un groviglio di violenti interventi che sconvolgeranno lo spazio denso di fumose cortine. … E’ un nero compatto che da solo dominerà la scena: sono tre dipinti ravvicinati che lo propongono e testimoniano con rara efficacia la novità della svolta. Gli spazi composti ed ampi si aprono silenziosi e conquistano lentamente le superfici che si schiudono alla luce, decisa e compatta che accarezza le cose raccolte e distribuite in ordine attento. Gli spazi si allargano ma ne diventa ancora più intensa la profondità; scomparsa l’irrequietezza, tutto sembra in attesa di qualcosa che dovrà mutare circostanze e situazioni. …

da Longobardo di Domenico Spinosa monografia edita da Francesco Cusati arte contemporanea s.a.s. 1995

 

 

 

 

 

Marciano Arte galleria d’arte e cornici, Napoli

Salvatore Marciano

Altre opere dello stesso autore

Richiedi Informazioni

Opera: