Zuccagni, Vestibolo principale del nuovo edifizio di S Giacomo in Napoli

Autore:ZUCCAGNI ORLANDINI Attilio

Disegnatore:

Incisione:

Editore:Società Editrice

Tecnica:Acquaforte. Coloritura postuma

Periodo:1845 Firenze

Misure:45 x 31 cm

Soggetto:Napoli

Note Critico - Biografiche

Vestibolo principale del nuovo edifizio di S Giacomo in Napoli

 

Zuccagni Orlandini, stampa antica
“Vestibolo Principale del Nuovo Edifizio di S Giacomo in Napoli”, incisore Antonio Verico, acquaforte del 1845. Coloritura postuma.

 

 

Veduta del vestibolo principale del nuovo edifizio di S Giacomo in Napoli, animata da ufficiali militari e personaggi in primo piano. Il palazzo San Giacomo è l’attuale sede del Comune di Napoli a Piazza Municipio.

La facciata di Palazzo San Giacomo domina piazza Municipio e fronteggia il mare del porto di Napoli. Fu voluto da Ferdinando I nel 1816 come sede dei ministeri reali. Per la costruzione dell’edificio furono abbattuti due chiese, un convento, una banca e un ospedale; la sola chiesa di San Giacomo degli Spagnoli fu integrata nel nuovo palazzo. I lavori furono affidati agli architetti svizzeri Stefano e Luigi Gasse e durarono nove anni, dal 1816 al 1825. L’imponente palazzo in stile neoclassico, all’epoca tra i più grandi d’Europa, contava 816 stanze e 10 corridoi distribuiti su tre piani e un piano ammezzato. Con l’Unità d’Italia l’edificio divenne sede dell’Amministrazione Comunale.

 

La bella incisione è tratta dal Tomo 11 sul Regno delle Due Sicilie della “Corografia fisica, storica e statistica dell’Italia e delle sue isole“, senza dubbio l’opera principale di Attilio Zuccagni-Orlandini. La Corografia si compone di dodici tomi stampati tra il 1833 e il 1845.

 

 

Attilio Zuccagni Orlandini

Fiesole, 1784 – Firenze, 1872

Registrato all’anagrafe come Giuseppe Orlandini, cambiò la sua identità in Attilio Zuccagni – Orlandini, in memoria dello zio materno, il botanico Attilio Zuccagni, di cui divenne erede. Laureatosi in medicina presso l’Università di Pisa, e dopo aver compiuto lunghi viaggi, in Italia e all’estero, rientrò a Firenze per dirigere un istituto privato e dedicarsi all’istruzione. Tuttavia, diventato capo della sezione statistica del Ministero delle Finanze e riprendendo la passione emersa durante i suoi viaggi giovanili, che ebbero notevole influsso sulle sue opere, si dedicò presto allo studio della cartografia e della geografia. In questo contesto cominciò i suoi lavori più noti e complessi, quali le compilazioni monumentali relative alla corografia fisico-storica-statistica d’Italia, che interessò il periodo dal 1833 al 1845, e alle ricerche statistiche del Granducato di Toscana (7 volumi, in due diverse serie), dal 1848 al 1856. Dal 1861 ottenne la cattedra di statistica presso l’Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento di Firenze, cattedra che resse fino al 1872, anno della morte.

Attilio Zuccagni Orlandini è autore del grande Atlante geografico fisico e storico della Toscana, composto di 20 grandi tavole con ampio testo esplicativo e pubblicato tra il 1828 e il 1832, estese all’intera Italia un’illustrazione grafica e descrittiva assai nota ultimata nel 1845, formata da 19 tomi e un grande atlante in 5 volumi in folio denominata. “Corografia Fisica, Storica e Statistica dell’Italia e delle sue Isole” e corredata da “Atlante illustrativo ossia Raccolta dei principali monumenti italiani antichi, del Medio Evo e moderni e di alcune vedute pittoriche per servire di corredo alla corografia fisica storica e statistica dell’Italia di Attilio Zuccagni-Orlandini”. L’opera è edita a Firenze dalla Società Editrice 1842-45. Incisori delle opere sono Giacinto Maina, Valerio Stanghi, Antonio Verico, Achille Parboni, Corsi, De Vegni, Cellai ed altri.

 

 

 

 

 

Marciano Arte galleria d’arte e cornici, Napoli

 

Salvatore Marciano

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