Zuccagni Orlandini, Veduta di Fondi nella provincia di Terra di Lavoro

Autore:ZUCCAGNI ORLANDINI Attilio

Disegnatore:

Incisione:

Editore:Società Editrice

Tecnica:Acquaforte

Periodo:1845 Firenze

Misure:45 x 31 cm

Soggetto:Fondi

Note Critico - Biografiche

Veduta di Fondi nella Provincia di Terra di Lavoro

 

 

Stampa antica di Zuccagni Orlandini raffigurante una veduta di Fondi
“Veduta di Fondi nella Provincia di Terra di Lavoro” del 1845

 

La bella incisione raffigurante la “Veduta di Fondi nella provincia di Terra di Lavoro”, animata da personaggi e caratterizzata dalla vista del Castello Baronale, tavola n.42 delle Vedute Pittoriche, è tratta dal Tomo 11 sul Regno delle Due Sicilie della “Corografia fisica, storica e statistica dell’Italia e delle sue isole”, senza dubbio l’opera principale di Attilio Zuccagni-Orlandini. La Corografia si compone di dodici tomi stampati tra il 1833 e il 1845.

Castello Baronale di Fondi

II Castello baronale è il monumento più caratteristico della città e si pensa sia stato costruito da Roffredo Gaetani nel decennio 1319-1329. E’ costituito da un edificio lungo 39 metri e ha il pian terreno ed il primo piano con tre torri incorporate ai tre angoli destinati alla difesa. Il magnifico maschio è una torre quadrata che regge sulle spalle la torre cilindrica. La prima fu costruita intorno al secolo XIII; la seconda nel secolo XV. La torre quadra è formata da conci di pietra squadrata smontati, forse, dall’anfiteatro romano esistente nelle vicinanze della chiesa di Mater Domini. La base della torre quadra è lunga m. 14, l’altezza m. 20; la cilindrica, di pietra di taglio, è alta m. 13. Le due torri misurano m. 33. Il castello e il maschio sono coronati da una serie di beccatelli; tra l’uno e l’altro vigevano le caditoie. Il castello, simbolo della città, restaurato nel 1992 (ad eccezione del maschio), ospita nei suoi saloni il Museo Civico che raccoglie materiali lapidei e ceramici d’epoca romana. E’ presente nella veduta di Fondi di Zuccagni Orlandini.

fonte: cittàdifondi

 

 

 

Attilio Zuccagni Orlandini

Fiesole, 1784 – Firenze, 1872

Registrato all’anagrafe come Giuseppe Orlandini, cambiò la sua identità in Attilio Zuccagni – Orlandini, in memoria dello zio materno, il botanico Attilio Zuccagni, di cui divenne erede. Laureatosi in medicina presso l’Università di Pisa, e dopo aver compiuto lunghi viaggi, in Italia e all’estero, rientrò a Firenze per dirigere un istituto privato e dedicarsi all’istruzione. Tuttavia, diventato capo della sezione statistica del Ministero delle Finanze e riprendendo la passione emersa durante i suoi viaggi giovanili, che ebbero notevole influsso sulle sue opere, si dedicò presto allo studio della cartografia e della geografia. In questo contesto cominciò i suoi lavori più noti e complessi, quali le compilazioni monumentali relative alla corografia fisico-storica-statistica d’Italia, che interessò il periodo dal 1833 al 1845, e alle ricerche statistiche del Granducato di Toscana (7 volumi, in due diverse serie), dal 1848 al 1856. Dal 1861 ottenne la cattedra di statistica presso l’Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento di Firenze, cattedra che resse fino al 1872, anno della morte.

Attilio Zuccagni Orlandini è autore del grande Atlante geografico fisico e storico della Toscana, composto di 20 grandi tavole con ampio testo esplicativo e pubblicato tra il 1828 e il 1832, estese all’intera Italia un’illustrazione grafica e descrittiva assai nota ultimata nel 1845, formata da 19 tomi e un grande atlante in 5 volumi in folio denominata. “Corografia Fisica, Storica e Statistica dell’Italia e delle sue Isole” e corredata da “Atlante illustrativo ossia Raccolta dei principali monumenti italiani antichi, del Medio Evo e moderni e di alcune vedute pittoriche per servire di corredo alla corografia fisica storica e statistica dell’Italia di Attilio Zuccagni-Orlandini”. L’opera è edita a Firenze dalla Società Editrice 1842-45. Incisori delle opere sono Giacinto Maina, Valerio Stanghi, Antonio Verico, Achille Parboni, Corsi, De Vegni, Cellai, Giarre ed altri.

 

 

 

 

 

Marciano Arte galleria d’arte e cornici, Napoli

 

Salvatore Marciano

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