Ugo Nespolo, Per tutta la vita

Autore:NESPOLO UGO

N. - M. :Mosso, 1941

Tecnica:Tecnica mista su carta fatta a mano

Misure:110 x 73 cm

Anno:2002

Classificazione: Moderni, Figurativi, Altre Tecniche

Note Critico - Biografiche

Ugo Nespolo

Mosso, 1941

 

 

Per tutta la vita

Foto del dipinto di Ugo Nespolo, titolo Per tutta la vita, tecnica mista su carta fatta a mano di 110x73 cm del 2002
Tecnica mista su carta fatta a mano di 110×73 cm del 2002

 

 

Biografia    

Ugo Nespolo, nato a Mosso (Biella), si é diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ed è laureato in Lettere Moderne. I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e poveristi (mostre alla galleria il Punto di Remo Pastori, a Torino, e Galleria Schwarz di Milano). Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza subito per un’accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica. Negli anni Settanta Nespolo si appropria di un secondo mezzo di espressione, il cinema: in particolare quello sperimentale, d’artista. Gli attori sono artisti amici, da Lucio Fontana a Enrico Baj, a Michelangelo Pistoletto. Ai suoi film hanno dedicato ampie rassegne istituzioni culturali come il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Philadelphia Museum of Modern Art, la Filmoteka Polska di Varsavia, la Galleria Civica d’Arte Moderna di Ferrara, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, il Museo “Manege” di San Pietroburgo. Gli anni Settanta rappresentano per Nespolo un passaggio fondamentale: vince il premio Bolaffi (1974), realizza il Museo (1975-76), quadro di dieci metri di lunghezza che segna l’inizio di una vena mai esaurita di rilettura-scomposizione-reinvenzione dell’arte altrui. L’opera viene esposta per la prima volta nel 1976 al Museo Progressivo d’Arte Contemporanea di Livorno. Negli anni Settanta inizia anche la sperimentazione con tecniche (ricamo, intarsio) e materiali inconsueti (alabastro, ebano, madreperla, avorio, porcellana, argento). Nasce L’albero dei cappelli, poi prodotto in serie come elemento d’arredo. Gli anni Ottanta rappresentano il cuore del “periodo americano”: Ugo Nespolo trascorre parte dell’anno negli States e le strade, le vetrine, i venditori di hamburger di New York diventano i protagonisti dei suoi quadri. In questi anni si accumulano anche le esperienze nel settore dell’arte applicata: Nespolo è fedele al dettato delle avanguardie storiche di “portare l’arte nella vita” ed è convinto che l’artista contemporaneo debba varcare i confini dello specifico assegnato dai luoghi comuni tardoromantici. Lo testimoniano i circa 50 manifesti realizzati per esposizioni ed avvenimenti vari (tra gli altri, Azzurra, Il Salone Internazionale dell’Auto di Torino, la Federazione Nazionale della Vela), il calendario Rai dell’86, le scenografie per l’allestimento americano (Stamford) della Turandot di Busoni, le video-sigle Rai (come “Indietro Tutta” con Renzo Arbore). Nell’86 Genova festeggia i vent’anni di attività artistica di Nespolo con la mostra antologica di Villa Croce La Bella Insofferenza. Nel ‘90 il Comune di Milano gli dedica una mostra a Palazzo Reale. Dello stesso anno sono prestigiose collaborazioni artistiche come la campagna pubblicitaria per la Campari, le scenografie e i costumi del Don Chisciotte di Paisiello per il Teatro dell’Opera di Roma ed una esposizione di ceramiche – il nuovo interesse di Nespolo – nell’ambito della Biennale Internazionale della Ceramica e dell’Antiquariato al palazzo delle Esposizioni di Faenza. Nel ‘91 partecipa in Giappone all’International Ceramic Festival, Ceramic World Shigaraki. L’anno successivo la Galleria Borghi & C. di New York ospita A Fine Intolerance, personale di dipinti e ceramiche. Del ‘94 è una mostra di opere a soggetto cinematografico promossa alla Tour Fromage dalla Regione Valle d’Aosta. L’anno seguente Nespolo realizza scene e costumi per l’Elisir d’Amore di Donizetti per il Teatro dell’Opera di Roma, itinerante all’Opera di Parigi, Losanna, Liegi e Metz. Sempre del ‘95 sono l’antologica Casa d’Arte Nespolo al Palazzo della Permanente di Milano e la personale Pictura si instalatu di Bucarest a cura del Ministero alla Cultura romeno. Nel ‘96 la personale Le Stanze dell’Arte alla Promotrice delle Belle Arti di Torino, viene organizzata dalla Regione Piemonte. Ancora nel ’96 Ugo Nespolo assume la direzione artistica della Richard-Ginori. Nel 1997 il Museum of Fine Arts di La Valletta, Malta, gli dedica una personale. Nello stesso anno una mostra itinerante in America Latina: Buenos Aires (Museo Nacional de Bellas Artes), Cordoba (Centro de Arte Contemporaneo de Cordoba, Chateau Carreras), Mendoza (Museo Municipal de Arte Moderno de Mendoza) e Montevideo (Museo Nacional de Artes Visuales). Inizia il ’98 con la realizzazione del monumento “Lavorare, Lavorare, Lavorare, preferisco il rumore del mare” per la città di San Benedetto del Tronto e si avvia la collaborazione con la storica vetreria d’arte Barovier & Toso di Murano per la quale Nespolo crea una serie di opere da esporre a Palazzo Ducale di Venezia per “Aperto vetro”, (Esposizione Internazionale del Vetro Contemporaneo). Seguono mostre personali di rilievo alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto ed alla XVII Biennale di Arte Contemporanea a cura del Comune di Alatri. Si chiude il 1999 ed inizia il 2000 con “Nespolo + Napoli”, una mostra antologica che la Municipalità partenopea ospita al Palazzo Reale di Napoli. Per l’Anno Giubilare Nespolo illustra un’edizione dell’Apocalisse (introduzione di Bruno Forte) di alto pregio, a tiratura limitata. Nei primi mesi del 2001 torna al cinema con FILM/A/TO, interpretato da Edoardo Sanguineti e prodotto dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino in occasione della retrospettiva “Turin, berceau du cinéma italien” al Centre Pompidou di Parigi. Un prestigioso evento autunnale: Storia di Musei (catalogo Umberto Allemandi) a cura della Galleria Marescalchi di Bologna. Mostra personale a Fukui all’interno della rassegna “Italia in Giappone 2001”. 2002: Nespolo viene nominato consulente e coordinatore delle comunicazioni artistiche nelle stazioni della costruenda Metropolitana di Torino. Il Parco della Mandria di Venaria Reale ospita presso la Villa dei Laghi alcune sue sculture nell’ambito della mostra “Scultura internazionale a La Mandria”. Intenso il programma per il 2003: l’Alitalia inaugura la nuova sede di New York con una personale di Nespolo; una mostra itinerante nei Paesi dell’Est: dalla Galleria d’Arte Moderna di Mosca, all’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo a Minsk (Museo Nazionale d’Arte Moderna) per proseguire poi in Lettonia (Riga, Galleria d’Arte Moderna). Una mostra personale all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Durante il Festival del Cinema di Locarno due mostre personali: presso la sede del Festival e alla Galleria d’Arte Moderna. In autunno importante personale al Museo Nazionale Cinese di Pechino. Inizia il 2004 con due importanti mostre personali: Vilnius, Lituania, al Ciurlionis National Museum of Art e a Canton, Cina, al Guang Dong Museum of Art di Guangzhou. Mostra personale “Homo Ludens” il gioco a Palazzo Doria, Loano. Una personale al Moscow Museum of Modern Art, poi al Museo dell’Accademia di San Pietroburgo. Il 2005 inizia con una personale al Poldi Pezzoli di Milano, poi vi è un ritorno al cinema con l’ideazione di “Dentro e Fuori/un ritratto di Angelo Pezzana” prodotto dal Museo Nazionale del Cinema di Torino; l’illustrazione di “Mille e una Notte” in edizione pregiata; una personale al Museo del Mare di Genova. Un’ideazione artistica di rilievo internazionale con “Progetto Italiana”, filmato prodotto da Cinecittà, testimonial Giancarlo Giannini. 2006: immagini video e vetrofanie di Nespolo ideate per la Metropolitana di Torino, due mostre personali in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 (Galleria Carlina e Centro Arte La Tesoriera). Le illustrazioni, con un filmato, di “Più veloce dell’aquila” una favola sulla campionessa mondiale di sci Stefania Belmondo. “Casa d’Arte Ugo Nespolo”, rassegna di dipinti, vetri, tappeti, ceramiche e bronzi alla Galleria Bianconi di Milano. Alla Basilica di San Francesco ad Assisi la cerimonia di Natale vede un volo di bianche colombe ideate da Nespolo come simbolo di pace. Per il 53° Festival Puccini 2007 la Fondazione del Festival Pucciniano affida a Nespolo l’ideazione e realizzazione di scenografie e costumi della “Madama Butterfly” nonché di un filmato artistico sull’opera. Il Comune di Siena ha conferito incarico all’artista di disegnare il “Drappellone” per il Palio di Agosto 2007. Per il Museo Nazionale del Cinema di Torino l’ideazione artistica di “Superglance”, un cortometraggio con testi in collaborazione con il poeta Edoardo Sanguineti. La mostra personale “My way” viene inaugurata ad Alba presso il Palazzo Mostre e Congressi in contemporanea alla Fiera Internazionale del Tartufo. Ancora una personale a cura del Comune di Siena presso il Palazzo Pubblico Magazzino del Sale. 2008: La De Agostini di Novara gli affida la realizzazione di “Nespolo legge Dante”, un prestigioso trittico a tiratura limitata per la lettura della Divina Commedia attraverso l’arte figurativa. Una personale alla Walter Wickiser Gallery, New York a tema prevalente i “Musei” di Nespolo. Il Museo del Cinema di Torino ospita una mostra antologica sull’attività dell’artista nell’ambito cinematografico. Su invito della Direzione di Palazzo Grassi a Venezia partecipa con due opere alla mostra “Italics: Arte Italiana fra tradizione e rivoluzione, 1968-2008” organizzata in collaborazione con il Museo di Arte Contemporanea di Chicago. La 48a Mostra della Ceramica di Castellamonte inaugura il “Monumento alla Stufa” opera permanente di Nespolo per il Comune piemontese. Castellamonte gli dedica in contemporanea una mostra personale a Palazzo Botton. Vetrate ed arredi scultura per la nuova Parrocchia di Maria Vergine di Borgaro Torinese. 2009: Mostra Antologica “Nespolo, ritorno a casa” presso il Museo del Territorio Biellese, Biella: un prestigioso riconoscimento della terra natia al suo percorso artistico. 2009: Mostra Antologica “Nespolo, ritorno a casa” presso il Museo del Territorio Biellese, Biella: un prestigioso riconoscimento della terra natia al suo percorso artistico. “Novantiqua”, il Museo Nazionale del Bargello di Firenze dedica la sua 1ª Mostra d’Arte Contemporanea a Ugo Nespolo con una personale di 40 opere. La Campari festeggia i suoi 150 anni di attività con l’arte di Ugo Nespolo alla Stazione Centrale di Milano. Il Comune di Pontedera affida all’artista il “Cantiere Nespolo”, progetto di interventi effimeri ed opere permanenti in loco. 2010: Mostra personale a Villa Bertelli di Forte dei Marmi promossa dal Comune. “Il Numero d’Oro” (Utet – De Agostini), libro d’artista realizzato da Nespolo in 425 esemplari e dedicato al tema della proporzione aurea. Esposto al Museo Poldi Pezzoli di Milano, ha riscosso entusiasti ed apprezzati consensi di stampa e critica d’arte. 2011: Mostra personale “La bella intolerancia” Museo Nacional de Bellas Artes de La Habana, Cuba. “Nespolo Films & Visions 1967-2010” (DVD + Libro) presentazione presso il MAXXI di Roma. La Città di Bra dedica all’artista una prestigiosa mostra personale, circa 70 opere nelle sale storiche di Palazzo Mathis. Dal 21 Ottobre Nespolo è il nuovo Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Per il periodo Natalizio Nespolo ha creato “Illuminando Pompei”, una scenografia di luci decorative che contribuisce a rafforzare l’immagine della Città regina della cultura. 2012: “Elogio del Bello”, trent’anni di produzione artistica, mostra personale che la Fondazione Banca del Monte di Lucca promuove ed ospita nelle sale di Palazzo San Martino. Museum Nasional di Jakarta, mostra personale di dipinti e manifesti, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia. “The Signature Collection” una personale di dipinti e ricami all’Art Centre Bahrain National Museum sotto il Patronato del Ministero alla Cultura del Bahrain. Mostra “Ugo Nespolo. Il Numero d’Oro” Ed. Utet, Museo Lev Tolstoy Jasnaja Poljana, Russia, patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca. GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino, “Nespolo. The Years of the Avantgarde”, primo appuntamento del nuovo progetto espositivo “Surprise” sulla ricerca artistica torinese tra gli Anni Sessanta e Settanta. 2013: Russia il Museo Storico-Architettonico di Tula ed il Museo d’arte di Ulianovsk ospitano la mostra “Ugo Nespolo – Il numero d’oro” con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura. Mostra presso la Galleria Ermanno Tedeschi di Tel Aviv (Israele). “Il Mondo a colori” Mostra personale al Centro de Artes e Cultura de Ponte de Sor, Portogallo. 2014: Mostra personale “La Fabbrica del colore” presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Liceo Saracco di Acqui Terme “Le stanze dell’immagine”, un’antologica che spazia dai quadri, alla scenografia, ai costumi lirici. Il Nuovo Ospedale di Biella inaugura l’allestimento artistico di Ugo Nespolo per la zona ricevimento pazienti. L’Artista ha curato con immagini di grande richiamo la campagna pubblicitaria per i 150 Anni della nascita del Gianduiotto dell’industria piemontese dolciaria Caffarel. 2015: Nespolo è presente alla Tate Modern di Londra al dibattito che segue la proiezione del suo film “Buongiorno Michelangelo” all’interno del programma “Arte Povera was Pop: Artists and experimental cinema in Italy 1960s-70s”. Tra le mostre personali del 2016: Pisa, Chiesa di Santa Maria della Spina; Milano, Galleria Magenta; e a Capo Verde, Centrum Sete Sois Sete Luas da Ribeira. “That’s life” è la personale presso la Fondazione Puglisi Cosentino a Catania con 170 opere relative a un periodo compreso tra il 1967 e il 2016; l’antologica riunisce un corpus eterogeneo di opere con una sezione interamente dedicata al cinema sperimentale. Nel 2017 un cartone animato disegnato da Ugo Nespolo per la RAI. Il lavoro vince il primo premio a Cartoon on the Bay. Mostra personale al Centro d’arte contemporanea del Montenegro, (Dvorak Petrovica). 2018, Centro Saint-Benin di Aosta la personale “A modo mio Nespolo tra arte, cinema e teatro”. Calendario 2018 dei Carabinieri dedicato ai “valori etici e sociali dell’Arma”; realizzato con disegni di Nespolo sia nella copertina che nelle dodici tavole interne. A febbraio 2018 la Swatch festeggia i 35 anni ospitando Ugo Nespolo alla Citè du Temps di Ginevra con una mostra personale dal titolo “Numbers” dedicata alla passione per i numeri che Nespolo condivide con la nota azienda svizzera. Contestualmente alla mostra vengono presentati due nuovi Swatch realizzati appositamente da Nespolo per l’anniversario. Mostra dedicata ad Ugo Nespolo, dal titolo “Il trionfo dei libri” presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. A Palazzo Parnasi a Cannobio, sul Lago Maggiore, la personale “Storie di Oggi”. Huangpu District di Shanghai in Cina la mostra personale sul cinema di Nespolo “Doppio Schermo” Film e video d’artista in Italia dagli anni Sessanta ad oggi. La Casa Editrice Giunti, a 150 anni dalla prima edizione, pubblica “Le avventure di Pinocchio” illustrato da Ugo Nespolo con oltre cento tavole a colori. 2019: l’Università di Torino conferisce ad Ugo Nespolo la Laurea Honoris Causa in Filosofia. Poi successivamente le mostre personali a Shanghai, San Pietroburgo, Vilnius in Lituania, Berlino, Milano, ecc.

 

 

Il senso ideologico del progetto di Ugo Nespolo

Il senso ideologico del progetto, in Nespolo, sta come incarnazione contemporanea e necessitata d’un tema della ragione critica… Direi persino che si tratta, qui, d’una sorta di equivalente plastico di certi aspetti del metodo brechtiano: disilludere subito, insomma, il riguardante, prima ancora che questi possa adagiarsi nella contemplazione passiva di un universo fittizio, scenico; e per far questo con metodo dialettico, ossia presentandogli subito un campo strutturale ch’egli non possa in alcun modo accettare come luogo pseudo-reale dell’azione fantastica. Sicché il riguardante sia costretto a quell’azione completante della quale ho già fatto cenno, e che sia costretto a farlo in una proiezione verso la realtà, esploso com’è, e subito, dalla possibilità di fissarsi dentro un’iconolatria. […] Ma mi pare che Nespolo ben sappia che l’illusione demiurgica del riordinamento-pacificazione del mondo per magica virtù d’arte (d’arte astrattamente riordinata) non è più proponibile; e, di qui, la convocazione del riguardante a una responsabilità, la sua chiamata a completare nelle cose la chiara traccia del progetto; non commemorazione, dunque, di Gesta Dei per Francos, ma invito ad attuare Gesta Francorum, in luce di ragione.

Antonio Del Guercio

 

 

Gli oggetti di Ugo Nespolo

Gli oggetti di Ugo Nespolo sono dei provocatori di effetti. Essi misurano l’informazione, la novità di un effetto rispetto all’uso straniante (surreale) dei suoi fattori. Usano sistemi artificiali per produrre effetti che non sono affatto pertinenti alla loro manutenzione comune: tubi che conducono aria, telefoni che trasmettono il rumore della corrente e così via. La distanza fra l’oggetto tecnologico che si propone e il consumo cui lo si adibisce è la misura dell’informazione. Essa è facile da determinare: gli effettori sono entità chiuse in cui entrano fattori ed escono effetti, al di fuori di ogni rapporto di realtà, senza l’intervento della contingenza. Il difficile è renderla visibile. È solo il fatto di produrli in un ambito culturale che li rende pensabili, e li rende logici. Se la loro dose di originalità è ciò che li fa esistere, è solo la destinazione culturale a renderli atti-in-sé. Questo spostamento di accento, da effettori li fa divenire rivelatori. Come il termometro da semplice misuratore di effetti si può trasformare in termostato che mette in moto un refrigeratore o una caldaia, con la semplice aggiunta di una forza di esecuzione, così, in quanto forze di un campo, gli effettori di Nespolo da misuratori divengono attori di cultura. Questo, se la cultura non è una dottrina, ma un’attività che, inglobando conoscenza, produce azioni. Il risultato non sono proposizioni artistiche ma il chiarirsi di proposizioni quali: “il segno è il sensibile del simbolo”, “un effetto non può avere un solo fattore”, “la dialettica delle categorie esige che vi sia un contrasto fra ciò che è intelligibile e ciò che è originale”, “l’assurdo della realtà non è l’assurdo della logica”, “qualcosa di logico non può essere solo possibile: esso deve essere”.

Daniela Palazzoli

 

 

 

Un artista d’avanguardia

Non so se Ugo Nespolo ricordi quel suo apologo sull’artista d’avanguardia raccontato a Roma alla fine dell’aprile 1973, in un’aula dell’Accademia di Belle Arti, a conclusione d’un seminario sul suo lavoro entro il mio corso di storia dell’arte (e se tempestivamente trascritto l’avremmo – chissà – potuto ritrovare fra le pagine di Porte girevoli – Una collezione di polemiche, la raccolta trasversale di suoi scritti apparsa quattro anni fa a Torino, edita da Pluriverso). Un’esilarante, assai acuta e beffarda, breve lecture sull’identità di un verisimile campione dell’avanguardia allora più emergente, fra “arte povera” e “concettuale”, con la quale a Torino aveva allora a che fare da vicino. Ma non si trattava d’una contrapposizione critica quanto d’una complice parodia, sul piano dei modi e dei comportamenti, di una particolare sofisticata tipologia d’artista pertinente quella che appena cinque anni prima era stata sbandierata – su un passo sessantottino – per pretesa “guerriglia” contro mercato, collezionismo e quant’altro facesse sistema dell’arte (nel quale, invece, si stava allora di fatto ben proficuamente già assestando)…

Enrico Crispolti

 

 

 

 

 

 

MARCIANO ARTE, galleria d’arte e cornici, Napoli

Salvatore Marciano

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