Asselin, Veduta del Vesuvio da Lacco Ameno di Ischia

Autore:ASSELIN

N. - M. :Francia, Sec. XIX

Tecnica:Olio su tela

Misure:75 x 100 cm

Anno:Inizi XIX secolo

Classificazione: Paesaggi, Figurativi, Oli, Antichi

Note Critico - Biografiche

Veduta del Vesuvio da Lacco Ameno di Ischia firmata Asselin

 

Dipinto firmato "Asselin", Scuola di Posillipo raffigurante il Vesuvio da Lacco Ameno (Ischia), olio su tela 75x100 cm di inizio XIX secolo con splendida cornice coeva (95x120 cm)
Dipinto firmato “Asselin”, Scuola di Posillipo raffigurante il Vesuvio da Lacco Ameno (Ischia), olio su tela 75×100 cm di inizio XIX secolo con splendida cornice coeva (95×120 cm)

 

La Veduta del Vesuvio da Lacco Ameno firmata Asselin è opera rara e pregevole per periodo, qualità, tecnica, dimensioni, soggetto, stato di conservazione; il tutto impreziosito da una splendida ed importante cornice impero napoletana di oro zecchino (argento il lato esterno).

Tutto, i colori, la tela, il telaio e la stessa cornice, induce a datare l’opera ai primissimi anni del XIX secolo.

Affascinante è l’inquadratura del Golfo di Napoli visto dalla parte alta di Lacco Ameno di Ischia riconoscibile dal caratteristico scoglio a forma di “fungo” – e così chiamato – in mare nei pressi della costa sulla destra del dipinto, circondato da imbarcazioni. Altri elementi riconducibili al paesaggio ischitano sono la Villa Arbusto con le caratteristiche arcate in primo piano e la chiesa di Santa Restituta con il suo campanile sempre sulla sinistra del dipinto.

L’opera, vista alla lampada di Wood, si presenta in buono stato di conservazione, si segnalano punti di restauro lungo il margine inferiore e nel cielo; in mare, sulla sinistra è un ritocco di circa tre centimetri lineari e c’è una caduta di colore all’altezza della villa con le arcate sempre sulla sinistra (Villa Arbusto). A tergo della tela sono presenti due piccole toppe sul lato destro del dipinto, in zone secondarie.

 

Asselin

Il dipinto è firmato “Asselin” in basso a destra, su un sasso. 

La firma potrebbe appartenere al pittore francese Jean-François Asselin, fine ritrattista e paesaggista, vissuto tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento.

Anche Asselin, molto probabilmente, fa parte di quei tantissimi artisti europei che sin dalla seconda metà del XVIII secolo, giungono a Napoli per il Grand Tour, su invito di loro connazionali già in città e che mettono le basi per quella che sarà la Scuola di Posillipo quali Pitloo, Huber, Goetzloff, Vervloet, Dahl, Rebell, Catel, Kiprenskji, Romegas, Wenzel, ecc.

 

Asselin, Jean-François

(Roncey, Francia, 1771 – San Pietroburgo, Russia,  1838)

 

Figlio del pittore François-Jacques e allievo di Robert Bichue (1705-1789), lavora come decoratore nella reale fabbrica di porcellane di Sevres. Durante la Rivoluzione francese emigra in Germania e studia a Dresda dove continua la sua attività di pittore con importanti esposizioni fino al 1801.

Tornato in Francia, ha varie commissioni che lo portano a viaggiare in tutta Europa per poi stabilirsi definitivamente a San Pietroburgo. Qui sposa la principessa russa Saltykova, modella del suo dipinto più famoso: “Ritratto della Principessa Ekaterina Vasil’evna Saltykova in un abito bianco e scialle rosso”, olio su tela  97×77 cm del 1808. 

 

 

 

 

 

Marciano Arte galleria e cornici, Napoli

Salvatore Marciano

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