Zuccagni Orlandini, Campanile e cortile di S Chiara in Napoli (2 stampe)

Autore:ZUCCAGNI ORLANDINI Attilio

Disegnatore:

Incisione:Antonio VERICO

Editore:Società Editrice

Tecnica:Acquaforte. Coloritura postuma

Periodo:1845 Firenze

Misure:45 x 31 cm

Soggetto:Napoli

Note Critico - Biografiche

Campanile e cortile di S Chiara in Napoli

 

Zuccagni Orlandini, stampa antica colorata su Santa Chiara
“Campanile e Cortile di S Chiara in Napoli”, incisore Antonio Verico, acquaforte del 1845. Coloritura postuma.
Zuccagni Orlandini, stampa antica su Santa Chiara
“Campanile e Cortile di S Chiara in Napoli”, incisore Antonio Verico, acquaforte del 1845

 

 

Due esemplari, uno colorato e l’altro in nero e bianco, della veduta di una parte della chiesa, Campanile e Cortile di S Chiara in Napoli, com’era nell’Ottocento prima del bombardamento alleato del 1943 sulla città.

La costruzione della Basilica di Santa Chiara di stile gotico a Napoli, nel cuore del centro storico, iniziò nel 1310 col re Roberto d’Angiò. Furono costruiti due conventi: uno femminile e l’altro maschile per i frati minori francescani.  Nel 1742 la chiesa subì delle modifiche affidate all’architetto Vaccaro che gli diede un aspetto barocco. Il 4 agosto del 1943 la chiesa fu distrutta da un bombardamento aereo. Fu ricostruita e restaurata secondo l’originario stile gotico e riaperta al culto dopo 10 anni. 

La bella incisione è tratta dal Tomo 11 sul Regno delle Due Sicilie della “Corografia fisica, storica e statistica dell’Italia e delle sue isole“, senza dubbio l’opera principale di Attilio Zuccagni-Orlandini. La Corografia si compone di dodici tomi stampati tra il 1833 e il 1845.

 

 

Attilio Zuccagni Orlandini

Fiesole, 1784 – Firenze, 1872

Registrato all’anagrafe come Giuseppe Orlandini, cambiò la sua identità in Attilio Zuccagni – Orlandini, in memoria dello zio materno, il botanico Attilio Zuccagni, di cui divenne erede. Laureatosi in medicina presso l’Università di Pisa, e dopo aver compiuto lunghi viaggi, in Italia e all’estero, rientrò a Firenze per dirigere un istituto privato e dedicarsi all’istruzione. Tuttavia, diventato capo della sezione statistica del Ministero delle Finanze e riprendendo la passione emersa durante i suoi viaggi giovanili, che ebbero notevole influsso sulle sue opere, si dedicò presto allo studio della cartografia e della geografia. In questo contesto cominciò i suoi lavori più noti e complessi, quali le compilazioni monumentali relative alla corografia fisico-storica-statistica d’Italia, che interessò il periodo dal 1833 al 1845, e alle ricerche statistiche del Granducato di Toscana (7 volumi, in due diverse serie), dal 1848 al 1856. Dal 1861 ottenne la cattedra di statistica presso l’Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento di Firenze, cattedra che resse fino al 1872, anno della morte.

Attilio Zuccagni Orlandini è autore del grande Atlante geografico fisico e storico della Toscana, composto di 20 grandi tavole con ampio testo esplicativo e pubblicato tra il 1828 e il 1832, estese all’intera Italia un’illustrazione grafica e descrittiva assai nota ultimata nel 1845, formata da 19 tomi e un grande atlante in 5 volumi in folio denominata. “Corografia Fisica, Storica e Statistica dell’Italia e delle sue Isole” e corredata da “Atlante illustrativo ossia Raccolta dei principali monumenti italiani antichi, del Medio Evo e moderni e di alcune vedute pittoriche per servire di corredo alla corografia fisica storica e statistica dell’Italia di Attilio Zuccagni-Orlandini”. L’opera è edita a Firenze dalla Società Editrice 1842-45. Incisori delle opere sono Giacinto Maina, Valerio Stanghi, Antonio Verico, Achille Parboni, Corsi, De Vegni, Cellai, Giarre ed altri.

 

 

 

 

 

Marciano Arte galleria d’arte e cornici, Napoli

 

Salvatore Marciano

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